Descrizione
Cari concittadini, imprenditori, commercianti, artigiani, professionisti,
il momento che stiamo vivendo è assai critico sul piano sanitario, economico e sociale. È un momento che ricorderemo per la durezza con la quale ci sta mettendo alla prova nelle nostre abitudini e nelle nostre certezze.
Siamo usciti da poco, e con grandi sacrifici, da una crisi economica che dal 2009 ha segnato il sistema produttivo mondiale e che ha avuto pesanti ripercussioni sulle nostre imprese; da poco tempo ci siamo rimessi in piedi, ed ora una nuova grave emergenza è giunta a sconvolgere le nostre vite.
Le prossime settimane e i prossimi mesi saranno importantissimi per decidere del nostro futuro; e per puntare a una ripresa lavorativa e occupazionale tutti quanti dovremo operare in modo coeso e deciso: dalla politica all’economia, dall’impresa al credito.
Le difficoltà economiche vissute nel decennio che abbiamo trascorso hanno messo in luce i pericoli che in momenti così problematici possono presentarsi: le restrizioni nei finanziamenti alle famiglie e alle imprese hanno dato forza a soggetti, singoli e organizzati, che si sono offerti di dare sostegno alla nostra economia, grazie alle ingenti risorse che avevano a disposizione e che provenivano da attività di tipo illegale.
Questi soggetti hanno nomi ben precisi: si chiamano usura, mafie, ‘ndrangheta. Le indagini e i processi che si sono svolti in questi anni ci hanno aiutato ad aprire gli occhi su forme di malavita che traggono profitto nei momenti di particolare difficoltà economica e sociale. Famiglie che si sono rivolte a costoro per piccoli prestiti sono entrate nell’incubo degli usurai; imprese che hanno accettato forme di compartecipazione economica si sono trovate all’interno di un meccanismo che tendeva ad appropriarsi di attività sane per ricondurle nell’ambito di un sistema malavitoso.
Il processo Aemilia e l’operazione Grimilde hanno reso evidente anche a chi era digiuno di questi fatti che con la ‘ndrangheta non si fanno affari, perché da essa si viene colonizzati in modo dapprima subdolo e mellifluo, poi in termini di ricatto e di violenza. L’economia sommersa, il lavoro “in nero” non sono strade praticabili e compatibili con chi vuole sentirsi onesto.
La nostra terra ha già vissuto questi fenomeni in anni recenti, prendendone poi coscienza e cercando di combatterli con l’impegno delle amministrazioni pubbliche, del mondo dell’economia e del lavoro, con una spinta che ha coinvolto in modo sempre più esteso tutte le nostre comunità. Oggi non possiamo ricadere all’interno di questo incubo: le difficoltà che inevitabilmente ci troveremo a vivere non dovranno rappresentare terreno fertile per la malavita organizzata.
Per questo vi diciamo di non rivolgervi a chi vi propone strade facili per trovare risorse economiche; sappiate che in questo momento non esistono scorciatoie che non siano di tipo illegale, non esistono soggetti che lavorino con ribassi consistenti sui costi d’impresa che non appartengano al mondo del riciclaggio e del crimine. Questi non sono benefattori, ma approfittatori.
La nostra Amministrazione, insieme alle Forze dell’Ordine e di Governo del nostro territorio, è impegnata ad affrontare, nell’ambito delle competenze che le sono assegnate, i problemi di cittadini, famiglie e imprese. Rivolgetevi a noi per affrontare i vostri problemi, anche alla luce delle disposizioni che i Governi nazionale e regionale hanno emanato e delle risorse che hanno messo in campo.
Cercheremo di essere al vostro fianco per far ripartire in modo trasparente e legale la nostra comunità; senza promettere miracoli che non abbiamo gli strumenti per compiere, ma assicurandovi il massimo impegno da parte nostra per affrontare le vostre necessità. Se saremo coesi sapremo uscire da questo momento difficile; e soprattutto ne sapremo uscire a testa alta.
Brescello, li 15.04.2020
L’Amministrazione Comunale di Brescello