Descrizione
Sindaco dal 1951 al 1970, in particolare durante tutta la fase delle riprese dei celebri film tratti dai racconti di Giovannino Guareschi fu protagonista e regista dell'accoglienza della troupe della Cineriz con le sue decine di lavoratori, fra cast e personale di ripresa. Celebre il manifesto-appello che fece affiggere il 3 settembre sui muri del paese, invitando la popolazione a dare il meglio di sé nei confronti degli ospiti di rango internazionale. La memoria, fino alla fine, ancora gli consentiva di ritornare a quegli anni in cui le troupes cinematografiche cambiarono per sempre la storia di Brescello.Bettati ha vissuto in prima persona l’epoca d’oro brescellese, il suo trasformarsi da realtà puramente rurale a centro industrializzato e di servizi. Le sue testimonianze di storie, aneddoti, i suoi ricordi personali e della vita civile e amministrativa della comunità brescellese sono stati ben impressi nella sua mente ed hanno lasciato un segno indelebile nella vita dei brescellesi.Esponente socialista, Bettati era stato militare a Zara, poi internato in un lager nazista. Tornò a casa nel ’46 e, di fronte alle difficoltà della ripresa del dopoguerra, su invito di uno zio, lo raggiunse in Algeria, nei dintorni di Orano. Qui, lavorò duramente e, dopo qualche anno, rientrò a Brescello.La sua dedizione al bene della comunità ha fatto rivivere Brescello dopo la tragedia della guerra, assicurandole prosperità e progresso. La difesa del territorio dopo l'alluvione del 1951, la realizzazione di importanti infrastrutture pubbliche, la promozione di Brescello attraverso il cinema, lo hanno visto protagonista.
A lui la riconoscenza per questa preziosa eredità ed il pensiero commosso di una comunità intera che si stringe attorno alla famiglia in questo triste momento.
L’Amministrazione ComunaleComune di Brescello, 9 marzo 2023