Descrizione
È stata segnalata al Comune di Brescello in questi giorni la presenza di "bruchi pelosi" che infestano le piante di giardini pubblici, di ambiti privati e che possono risalire i muri delle abitazioni o le strutture edili presenti.
Si tratta di Hyphantria cunea, meglio conosciuta come “bruco verde americano”, un lepidottero defogliatore molto polifago (si nutre infatti di numerose specie differenti di piante) originario dell’America che da diversi anni frequenta i nostri territori.
L’insetto che allo stato adulto è una farfalla bianca relativamente vistosa per il bel aspetto e sostanzialmente poco percepita in quanto assolutamente innocua, allo stadio giovanile si presenta come un bruco di dimensioni via via crescenti che si caratterizza per la presenza di una folta peluria che ricopre il suo corpo. Questa caratteristica che lo fa assomigliare ad altri insetti conosciuti nei nostri ambienti e potenzialmente pericolosi, in realtà non rappresenta un problema di natura sanitaria in quanto i peli presenti sul corpo dell’insetto risultano assolutamente innocui per l'uomo e per gli animali superiori e non danno origine a reazioni allergiche di alcun tipo, se non in maniera occasionale.
Ifantria è un insetto potenzialmente dannoso allo stadio giovanile per le piante superiori, in quanto provoca intense defogliazioni che appaiono molto evidenti anche a seguito dell’aspetto finale conferito alle piante attaccate che, oltre a risultare prive di foglie, sono spesso avvolte dalle tipiche tele sericee utilizzate dall’insetto per agevolare la sua vita all’interno delle chiome.
Ifantria compie generalmente 2 generazioni nel corso dell'anno e, in questo particolare momento, il suo comportamento evolutivo la spinge a cercare rifugi occasionali per passare l'inverno nello stadio di crisalide, ovvero in uno stadio immobile che deve forzatamente proteggersi dalla possibile aggressione di eventuali predatori. La migrazione durerà alcuni giorni, in maniera variabile a seconda del particolare andamento meteorologico, dopodiché l'insetto scomparirà per fare di nuovo percepire la sua presenza nella primavera prossima.
Gli interventi chimici nei confronti di questi insetti sono giustificati esclusivamente in una fase anticipata del loro ciclo biologico quando il tipico comportamento gregario li riunisce in maniera evidente sulle piante bersaglio e quando, le ridotte dimensioni delle forme larvali, consentono di utilizzare prodotti ad azione insetticida di natura biologica, efficaci sul parassita, autorizzati all'interno di contesti frequentati dalla popolazione e a ridotto impatto sull'ecosistema.
In questo particolare momento della stagione, ovvero nel corso della migrazione diffusa degli insetti nell'ambiente alla ricerca di rifugi per l'inverno, effettuare interventi chimici sarebbe tecnicamente difficile per la limitata gamma di molecole ad azione insetticida disponibili e, soprattutto, utilizzabili all’interno di contesti sensibili come quelli nei quali l’insetto si manifesta, ma anche poco risolutivo in relazione alla difficoltà di colpire tutte le forme mobili.
Brescello, 30/06/2022